Sabéa 

(di Betléchi)   La profetessa

 


Presentazione generale

Figlia di Carmel (non sappiamo se era il padre o la madre), Sabea è della discendenza di Aronne, fratello di Mosè e primo dei sacerdoti. Questa vergine vedova, della regione di Gerico, è rimasta nella sua famiglia in seguito alla morte brusca di suo marito. E si mette a profetizzare: «Eppure lei pretende di conoscere il tuo volto e la tua voce che riconoscerebbe tra mille, allorchè è provato che non ha mai lasciato il suo villaggio e neppure la sua casa, dall'età di quindici anni, quando suo marito morì la vigilia della festa nuziale; è anche provato che Tu non sei mai passato per il suo villaggio che è Betlechi. E gli scribi attendono quest'ultima prova per dichiararla posseduta.»

In una visione sublime, ella profetizza la vera natura e la vera missione di Gesù (8.525).

 

Carattere e aspetto

... "Sotto il suo ampio mantello scuro, di un viola quasi nero... sotto il manto è vestita di una veste di pesante lana di un bianco avoriato, stretta semplicemente da un cordone al collo e alla cintura. E soprattutto ho potuto ammirare la sua bellezza di donna matura. Avrà un trent'anni. E trent'anni in Palestina equivalgono almeno a quaranta dei nostri, generalmente, ché se per Maria SS. questa regola ha un' eccezione, per le altre donne la maturità viene presto, e specie per quelle brune di capelli e di viso e formose come questa. Essa è il tipo classico della donna ebrea. Io credo che così saranno state Rachele e Rut e Giuditta, celebri per la loro bellezza. Alta, formosa eppure slanciata, dalla pelle liscia e di un pallore brunetto, bocca piccola e dalle labbra un poco tumide e vivamente rosse, naso diritto, lungo, sottile, due occhi profondi, scuri, vellutati fra un arco di ciglia lunghe e folte, fronte alta, liscia, regale, un ovale piuttosto allungato e delle chiome d'ebano splendide come un serto d'onice. Non un gioiello, ma un corpo statuario e un'imponenza da regina.

Ecco che si alza puntando le mani lunghe, brunette, bellissime, congiunte al braccio da un polso sottile."

 

Percorso apostolico

Ella avrà la sorte di tutti quelli che, come Maria Valtorta, ricevono grandi doni: « E amatela perché la sua sorte è molto dolorosa. Come tutte le sorti simili alla sua ».

Gesù la affida alla madre di Timoneo di Aera, il capo perseguitato della sinagoga dell' "Acqua Speciosa": « Tu andrai dove ti mando. Da una madre. Avrei voluto mandarti dalla mia. Ma non m'è concesso. E continua a servire il Signore in giustizia e ubbidienza. Io ti benedico, donna. Va' in pace». «Sì, mio Signore e Dio. Ma quando dovrò parlare, potrò?...». «Lo Spirito che ti ama ti guiderà a seconda dell'ora. Non temere del suo amore. Sii umile, casta, semplice e sincera, ed Egli non ti abbandonerà. Va' in pace! ».

 

Il suo nome

É forse una alterazione di Sabbethaï, "nata il giorno di sabato"

 

Dove se ne parla nell'opera ?

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8.523 - 8.525 - 8.535 - 8.548 - 9.580