“Padre, non indurre in disperazione”

 

15 maggio 1944.


Da sabato compio una speciale penitenza per i poveri disperati. Mi hanno sempre fatto pena, anche prima di questa prova tremenda. Ma ora poi!... Perciò tutti i giorni, finché avrò vita, compirò una speciale offerta a Dio per i miei “fratelli disperati”. Perché Dio li levi da quel rogo di spasimo in cui si dibattono, arsi e furenti, e dia loro le sue rugiade, la sua pace, la fede, la speranza, la carità.

È troppo orrendo non amare Te, non sperare in Te, non credere in Te, non sentirti più, mio Dio! Non lo fare, non lo fare con nessuno. Vieta a Satana e al mondo di indurre gli uomini in disperazione, fortifica gli spiriti, anche se sono indegni, fortificali per pietà perché possano non disperare.
Puniscili con altre sventure, se sono indegni della tua benignità. Ma questa no, questa tortura no, Padre mio!

 

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