“Gesù crocifisso, aumenta il mio amore nel dolore;
mi soccorrano Maria SS., san Giuseppe, l’Angelo custode”

 

(trascrizione del 9 febbraio 1946)

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"O mio adorato Signore per me crocifisso, Martire divino per amor nostro, ti prego di rendermi lietamente volonterosa di soffrire. Aumenta in me l’amore per Te a misura che aumenti la pena. Se le fiamme della carità invaderanno completamente l’anima mia, dolce mi sarà il soffrire e dolce il morire per amor tuo e delle creature.
Cuor di Gesù, sii sempre il mio bene e il mio amore.

O Madre mia Maria, quando più forte su me rugge la tempesta e pesa la croce dammi la dolcezza del tuo sorriso; quando l’anima soffre nella passione dammi il conforto della tua carezza; quando la morte mi impaura dammi il tuo grembo per rifugiarmi ed il tuo cuore di Mamma per consolare il mio languire. O Madre mia, a te affido la mia vita e la mia agonia. Che io possa morire tra le tue braccia per svegliarmi in Paradiso.

Pietoso patriarca S. Giuseppe, nel momento estremo vienimi incontro per guidare l’anima mia nel viaggio ultimo a salvamento. Il tuo sguardo ponga in fuga l’infernale tentatore e si rifugi l’anima mia fra le tue braccia che furono culla al mio Salvatore e di lì essa spicchi il volo verso l’Amore eterno. S. Giuseppe, siatemi scudo nella battaglia finale perché io muoia in Cristo.

Angelo santo, a me dato dalla pietà di Dio, perdonami del poco amore che fin qui ti ho dato, fa’ che io ti ami e onori sempre da qui innanzi e stammi presso sempre, ma più ancora nell’ora della morte, perché il Maligno non possa turbare la serenità del trapasso ed io spiri con cristiana fedeltà a sommissione al Volere eterno. Angelo mio, accompagnami in morte dal mio Gesù.

21 febbraio 1934