“Ti do tutto il mio nulla, Signore, in cambio del molto che mi hai dato”

 

i"… Non ricordo in questo momento chi fu colui al quale un serafino mondo, col fuoco preso nel Cielo, il labbro da tutti i sapori umani perché potesse capire perfettamente il cibo  della parola di Dio e celebrarne gli splendori. Ma trovo che a me pure Iddio, sostituendosi al serafino, purificò col fuoco del dolore e cuore e labbra per renderli atti a gustare le cose non terrene.

Ed io ti benedico, o Padre santo, per l'ardore della bruciatura, per la potenza della tua cauterizzazione, per il tuo operare verso di me in veste di Medico che distrugge, per dar vita, le parti invase da mali distruttori.
Ti benedico per il tuo Amore che mi ha salvata contro la mia stessa volontà, per la tua Pazienza che mi ha attesa, per la tua indistruttibile Compassione che nessun nostro ripudio e colpa spezza e che ebbe così immensa pietà di me.
Ti benedico per avermi evangelizzata nuovamente, per avermi trasfigurata in Te non appena io ti dissi: «Voglio esser tua»!
La vita in ginocchio, con le braccia alzate in gesto di amore e di benedizione - tutta la mia vita non basta a ringraziarti di quanto mi hai dato - e tutto il mio dolore, che ti ho chiesto e che ti dono, perché nella mia debolezza e miseria non posso darti altro che il mio soffrire, è un obolo, un tributo ben insignificante, una ancor più insignificante restituzione rispetto a tutto quanto Tu hai dato a me.
Ma, o Signore, ma, o Maestro buono, ma, Compassione che non conosci stanchezza, per questo mio niente che ti do, e che è tutto quel che posseggo di veramente mio, e che non è il superfluo, perché non sono le cose che superano che ti do, ma le cose essenziali per vivere sulla terra, quelle che tutti cercano conservare come il più grande tesoro, perché è la mia salute, la mia vita, il mio sacrificio, il mio patire, ma per tutto questo, Trinità santa, ma per tutto questo, Gesù mio, concedi ad altri, a infiniti altri colpevoli come io un tempo, quanto hai dato a me stessa, per portarli, attraverso al ravvedimento e all'amore, con Te in cielo."