“Ti adoro, Gesù, nelle particole sparse”

 

4 giugno 1943

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Dice Gesù:
“… Tu sai, e ci pensi con dolore, che molte particole vengono sparse fra sozzure e rovine, nella devastazione delle chiese. E’ come fossi Io travolto perché Io sono nel Sacramento. Ebbene metti, idealmente, il tuo amore come un tappeto prezioso, come una tovaglia di purissimo lino per raccogliere Me-Eucarestia, colpito, ferito, profanato, cacciato dai miei Tabernacoli … Tu, molte volte al giorno, …  ripeti questa preghiera:

 

"Gesù che sei colpito nelle nostre chiese per mano di Satana, ti adoro in tutte le particole sparse e distrutte fra le rovine.
Prendi me per tuo ciborio, per tuo trono, per tuo altare.
Conosco di non esserne degna, ma Tu ami stare fra coloro che ti amano ed io ti amo per me e per chi non ti ama.
Mi imporpori come sangue il dolore perché io divenga degno ornamento per ricevere Te che vuoi essere simile a noi in quest’ora di guerra.
Il mio amore sia lampada che arde davanti a Te, Santissimo, e il mio olocausto incenso. Così sia”.