Maria di Magdala

 

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Sorella di Lazzaro e di Marta di Betania, invocata in testa alle vergini per la sua totale conversione ed il suo totale amore.
Incontri prima della sua conversione 2.098 - 2.135 - 2.136 - 3.174 - 3.183. Conversione e perdono in casa di Simone il fariseo a Cafarnao 4.236. Ritiratasi dalla Madonna, torna con Lei a Cafarnao 4.238 e Gesù la impone agli apostoli abbattendo le loro possibili prevenzioni e riluttanze, la farà conoscere alle sue "sorelle" discepole e la porterà nei luoghi dove maggiormente aveva mancato, perché affronti subito il mondo e strozzi ogni rispetto umano che potrà paralizzare la sua eroica conversione 4.239. Maria di Magdala viene condotta da Gesù ed accompagnata dalle sorelle discepole a Betsaida dove incontrerà Porfirea, moglie di Pietro apostolo, Salome e le donne di Bartolomeo e Filippo 4.240, a Magdala in una casa, dove una madre ha sofferto per causa sua e dove Gesù racconta la parabola della dramma ritrovata 4.241, a Tiberiade dove molti la riconoscono e la scherniscono, mentre il vecchio Crispo la ringrazia d'aver per lei conosciuto Gesù 4.242, a Cana dove Susanna l'accoglie con amore 4.243. "Nazaret è già in subbuglio per l'arrivo di Gesù con quell'appendice di Maria di Magdala" 4.245, ma Maria d'Alfeo l'accoglie e la bacia felice d'averla per sorella e la vuole con tutti in casa sua. Maria Vergine ammaestra la Maddalena 4.247 sulla via verso Betlemme di Galilea 4.248. A Sicaminon 4.250 la comitiva viene attesa da molti discepoli, ai quali Gesù parla della Maddalena e dei grandi peccatori convertiti 4.250. Vi è presente anche Giovanni di Endor.

Vanno verso Cesarea Marittima e Maria sta sulle spine, avendo là molte conoscenze del passato. "Più soffrirai e meglio sarà. Perché dopo non soffrirai più di queste inutili pene... Ti lavorerò col fuoco e sull'incudine... Ti concedo di piangere per pentimento e per amore non per altro!" 4.253. A Cesarea è vista da Lidia che cerca di trattenerla e da un giovane che le chiede: "È la tua ultima pazzia?" "No, è la mia unica saggezza" 4.254. Un carro di Lazzaro preordinato da Gesù 4.239 attende vicino a Cesarea e porterà le sorelle con Sintica a Betania dal fratello 4.255. Maria di Magdala con molte discepole nel grande viaggio apostolico nella Perca e nella Decapoli 4.285 - 4.294. A Betania, avanti la Pasqua del terzo anno, in una discussione sull'Iscariota sempre più enigmatico, la Maddalena prorompe: "Io l'ho capito più di tutti: è l'obbrobrio vicino alla perfezione. E non c'è altro da dire!" 6.365.

Forte è anche la reazione della Maddalena furente di vedere che la paura di Giona del Getsemani, un dipendente di Lazzaro, costringa Gesù ad astenersi dall'alloggiare ancora nel Getsemani 6.372. Maria al guado di Betabara per mettere Gesù in guardia 5.361. Maria a Betania ai piedi di Gesù lo ascolta; Marta insiste che l'aiuti e Gesù: "Maria ha scelto la parte migliore, quella che non le sarà mai più tolta" 6.377. Durante la malattia di Lazzaro nasce il sospetto di lebbra; Maria si accerta che non lo è 8.519. Maria e i farisei che vogliono salutare Lazzaro moribondo 8.542.

Maria non vuole fare avvertire Gesù, quando il medico lo consiglia e Marta lo vorrebbe ad ogni costo, perché Egli ha detto: "Quando sarà morto fatemelo sapere" 8.543. Maria alla risurrezione di Lazzaro 8.548. Maria a Gesù dopo la risurrezione di Lazzaro: "Questo voglio. Che Tu metta in me un amore senza limiti" 8.550.
Maria di Magdala alla Cena di Betania sente che Gesù va incontro alla morte e gli unge il capo e i piedi con nardo prezioso 9.586.
Sul Calvario e al Sepolcro 10.610 - 10.611. Risurrezione di Gesù: Maria di Magdala al Sepolcro 10.619, Gesù la chiama: "Maria" ed essa: "Rabbonì" e lo riconosce 10.619.


Una o più Marie ?

iNel contesto generale dell'esame delle tradizioni, conviene fare piazza pulita di certe affermazioni, gratuite e recenti, su Maria Maddalena: una scuola -ahimè ascoltata!- di "moderni" spande in effetti l'idea che Maria, sorella di Lazzaro, e Maria Maddalena (o di Magdala), siano due persone distinte.

Taluni, nella folla di pseudo-rivelazioni private, giungono perfino ad attribuire a Lazzaro e Marta una o due sorelle oltre a Maria. E perfino il Dizionario Biblico Universale di Monloubou e Buit, che fa autorità, scrivono (a pag. 454): "Maria di Betania non può essere confusa né con Maria di Magdala, e ancor meno con l'anonima peccatrice nella casa di Simone il fariseo".

Sarebbe interessante sapere su cosa si basano questi specialisti per fare tali affermazioni, se non per l'idea... che non può essere altrimenti perché gli evangelisti non lo precisano!

Vi sono molti modi per ritrovare nei testi sacri delle realtà non esplicitate direttamente, e il caso di Maria di Magdala sembra esemplare a questo riguardo. Cosa dicono gli evangelisti?

• la peccatrice anonima della casa del fariseo era una nota peccatrice, molto audace (Luca 7,37 e 38 - 7,47) sulla via del pentimento, e l'incidente si situa verso il centro della vita pubblica di Gesù.

• In seguito (Luca 8,1) Maria di Magdala, guarita da 7 demoni, segue Gesù.

• Più tardi (Luca 10,39) Marta, sorella di Lazzaro, riceve in casa Gesù. Sua sorella Maria è là, ai piedi di Gesù, che beve letteralmente le sue parole, e questo avviene prima della morte di Lazzaro. Poco prima della fine della vita pubblica di Gesù, muore Lazzaro, e la sua resurrezione farà scattare la decisione dei giudei di assassinare Gesù (Gv 11,5), e Maria, sua sorella, è sempre là.

• E, come abbiamo già visto in precedenza, il sabato, vigilia delle Palme, è con un profumo di grande valore che Maria unge i piedi di Gesù (Gv. 12,3), in un gesto del tutto simile, e anche qui incompreso tranne che da Gesù, a quello della peccatrice anonima della casa del fariseo.

• Infine Maria di Magdala (l'ex Maria di Magdala, guarita da Gesù, e che quando poteva era sempre presente al suo seguito), la si ritrova ai piedi della Croce (Matteo 27,56), alla sepoltura di Gesù (Marco 15,47), e alla tomba il mattino della Resurrezione (Gv. 20,1 - Matteo 28,1). In cosa c'è incompatibilità che si tratti della stessa persona?

- non incompatibilità nel tempo
- non incompatibilità nell'audacia
- non nelle attitudini

Non è infine una grazia data a una grande peccatrice pentita quella di far sentire quale è "la parte migliore" (Luca 10,42) a colei che si è poi rivolta unicamente verso l'amore del Suo Dio?

Se questo insieme di compatibilità molto diverse, che ha poche probabilità di essere puramente casuale, non basta a trascinare l'adesione del lettore, io gli propongo di rispondere a questa domanda:
Come mai Maria, sorella di Lazzaro, sempre in atteggiamento adorante verso Gesù, Maria, sorella di Lazzaro, che sfida il giudizio degli apostoli alla cena di Betania, alla vigilia della Domenica delle Palme, ha lo stesso atteggiamento forte verso Gesù della peccatrice di Simone il fariseo; come questa donna, sei giorni più tardi, sarebbe stata in prima linea tra coloro che sfidarono la folla eccitata ai piedi della Croce? Come poteva non essere tra le prime, se non la prima, a portarsi alla tomba il mattino della Risurrezione?

Ora, cosa ci dicono i quattro evangelisti? Che Maria di Magdala era là. Chi sarebbero dunque queste due Marie, una che scompare quando l'altra appare, se non, evidentemente, la stessa persona?

Infine, dopo quello che abbiamo visto sui fatti relativi all'arrivo in Provenza Lazzaro e delle sorelle, se Maria Maddalena non è Maria di Betania, sorella di Lazzaro, la stessa domanda sorge spontanea: che fine ha fatto quest'ultima, mentre Maria Maddalena accompagna Lazzaro e Marta?

O ancora: perché Maria Maddalena, ritiratasi al Sainte Baume, ha scelto di continuare i suoi giorni nella stessa attitudine, contemplativa e adorante, nel suo eremitaggio, attitudine che era quella di Maria di Betania quando ancora Gesù era in vita ?

Ecco il tipo di ragionamento, e l'unico, che dovrebbe essere usato per trattare in profondità tutti i problemi relativi al vissuto dei personaggi presentati dai redattori dei testi sacri della fede cristiana. É il solo in effetti che elimina la soggettività a priori, questa insidiosa nemica degli esegeti.

Quante affermazioni gratuite che si rivelano spesso per lo meno dubbie all'analisi, vengono sparse ai nostri giorni, senza un briciolo di spiegazioni, di confronti, di comparazioni su dei fatti precisi, e questo sotto l'apparenza di un'esegesi che osa dirsi scientifica e che non è - nella migliore delle ipotesi - che soggettività letteraria o filosofica.

É proprio il caso di citare la definizione del Concilio Vaticano I:

"Quando la ragione, illuminata dalla fede, cerca con cura, pietà, moderazione, essa acquista col dono di Dio un'intelligenza assai fruttuosa dei misteri, tanto per l'analisi delle cose che essa conosce naturalmente, che per l'associazione dei misteri tra loro e col fine ultimo dell'Uomo."


Maria Maddalena in Provenza

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in foto: reliquie di Maria Maddalena conservate nella Basilica di Saint-Maximin, la Sainte-Baume)

La sua festa è il 22 luglio. Secondo una consolidata tradizione, si è esiliata in Provenza con tutta la famiglia di Betania dopo la risurrezione di Gesù e spinta probabilmente dalla persecuzione emergente.

Questa emigrazione non deve sorprendere in quanto la Gallia Narbonnese (Francia meridionale dell'epoca romana) era, a quel tempo, un luogo di esilio, come confermato anche da fonti storiche. Vi troviamo infatti degli esiliati quali Erode Antipa ed Erodiade (St Bertrand de Comminges nei Pirenei), Pilato (Vienna di Francia), e Claudia Procula (Narbonne)... Non è quindi strano che questo luogo abbia dato rifugio alla famiglia perseguitata.

Eremita nei monti della Sainte Baume, è morta all'età di 70/75 anni circa1. La sua tomba, a Saint Maximin (Var), gestito dai Domenicani, è la terza tomba della cristianità. Vedi "Il primo secolo cristiano" di Jean Aulagnier, sull'autenticità probabile di questa tradizione (edizioni Résiac). L'ostentazione delle sue reliquie ha luogo nella Basilica di Saint-Maximin a partire dal 22 luglio e dura otto giorni. È anche possibile fare un pellegrinaggio alla grotta della Sainte-Baume, che è lì vicino.


La "Legenda Aurea" di Iacopo da Varazze, (Jacobus da Varagine)2

iIn questa celebre recensione del XIII secolo, Maria Maddalena viene così presentata:

"Maria, detta Maddalena  - dal Castello di Magdalon - nacque da genitori ​​illustri poiché erano di razza reale.

Suo padre si chiamava Siro e sua madre Eucheria. Maria possedeva, in comune col fratello Lazzaro e sua sorella Marta, il Castello di Magdalon, situato a due miglia da Genezareth, Betania, che è vicina a Gerusalemme, e una grande parte di Gerusalemme.
Essi si divisero tuttavia i loro beni in questo modo: Maria ebbe Magdalon, per cui è stata chiamata Maddalena; Lazzaro ebbe i possedimenti di Gerusalemme, e Marta Betania. Ma mentre Maddalena cercava tutto quel che lusingava i sensi, e Lazzaro impiegava il suo tempo nel servizio militare, Marta, che era piena di prudenza, governava con cura gli interessi di sua sorella e del fratello, e forniva inoltre il necessario ai soldati, ai servi e ai poveri. Essi vendettero però tutti i loro beni dopo l'ascensione di Gesù." (The Golden Legend - Volume 2 - Pagina 243)


Conversione di Maria Maddalena

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Vedo alzarsi la ricca tenda che copre il vano della porta ed entrare una donna giovane, bellissima, riccamente vestita e accuratamente pettinata. La sua abbondantissima chioma bionda le fa sulla testa un vero ornamento di ciocche intrecciate con arte. Pare porti un elmo d'oro tutto a rilievi, tanto la chioma splende ed è abbondante. Ha una veste che, se la confronto con quella sempre vista alla Vergine Maria, direi che è molto eccentrica e complicata. Fibbie sulle spalle, gioielli per trattenere le increspature al sommo del petto, catenelle d'oro per delineare il petto stesso, cintura a borchie d'oro e gemme. Una veste procace che mette in rilievo le linee del bellissimo corpo. Sulla testa un velo così leggero che... non vela niente. È un'aggiunta ai suoi vezzi e basta. Ai piedi, sandali molto ricchi con fibbie d'oro, di pelle rossa e con lacci intrecciati sulla caviglia.

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1 Maria Valtorta, nella sua visione del 30 marzo 1944, conferma questo esilio nella grotta della Sainte-Baume (anche se i dettagli non sono dati). Questa visione descrive, in particolare, la morte di Maria Maddalena. Tuttavia una domanda rimane per la posizione della grotta: Maria Valtorta crede di vedere il riflesso del mare. La grotta sarebbe dunque sul versante opposto al santuario attuale, a meno che questo riflesso non indichi un lago o un fiume. Da notare anche che, contrariamente alla tradizione, Massimino (l'intendente) non è presente alla sua morte.

 

2 Iacopo da Varazze fu un frate domenicano che visse tra il 1228 ed il 1298 circa, e che fu vescovo di Genova. É diventato famoso per la sua opera intitolata Legenda aurea (o Legenda sanctorum), una raccolta delle vite dei santi, scritta in latino e distribuita in altre versioni volgarizzate. Quest'opera fu importante, in quanto influenzò molto la successiva letteratura religiosa. Altre opere di Iacopo da Varazze furono Chronicon Ianuense (ovvero Cronaca Genovese) che fu scritta in latino, ed i Sermoni moraleggianti che furono scritti in volgare.